Trovare clienti online non è semplice ma decisamente non impossibile. Sempre più persone oggi desiderano fare un lavoro che abbia due caratteristiche principali:
- da un lato essere slegato da una location precisa;
- dall’altro essere slegato da degli orari.
La libera professione è in questo senso una strada percorribile se si pensa di poter offrire i propri servizi ad un pubblico ampio, erogandoli anche (o in modo esclusivo) online.
Internet è inoltre un oceano nel quale trovare potenziali clienti che facciano crescere le nostre entrate. Questo però non significa che sia facile perché l’oceano dell’online è oggi preso d’assalto da business grossi e con tanto budget da spendere in pubblicità.
Voglio forse dire che ti devi arrendere? Assolutamente no! Oggi più che mai è importante costruire la propria presenza online allo scopo di controllare il proprio messaggio e ciò che di noi arriva agli altri (ricordati che se qualcuno ti trovasse offline finirebbe per cercarti anche online) e attirare quante più persone possibili all’interno di un sistema funzionante che profili, educhi e converta i clienti potenziali in clienti paganti.
In questo articolo vedremo insieme alcune cose sulle quali puoi lavorare da subito per cominciare a mettere insieme il tuo sistema e impadronirti di un piccolo spazio attraverso il quale trovare nuovi clienti online.
Table of Contents
1. Un sito performante
Partiamo dal cuore della tua macchina di conversione, ovvero il tuo sito web. Nel mio podcast The Make Your Income Podcast, parlo del concetto di sito web che converte, ovvero un sito che non si limita a informare o a presentare il tuo servizio, ma di un sito che educa i tuoi visitatori e li conduce, passo passo, a fidarsi di te, lasciando il loro contatto o acquistando direttamente il tuo servizio.
Un sito web che converte ha alcune caratteristiche e sicuramente conta tre ingredienti principali:
- Mette al centro il problema e offre una soluzione;
- E’ reso credibile da testimonianze verificabili e attendibili;
- Rende il processo di contatto facile e chiaro (sia quello di optin a una mailing list che quello di onboarding vero e proprio).
Assicurarsi che questi tre ingredienti siano presenti richiede tempo, lavoro e parecchie revisioni. Inoltre, essendo il sito il cuore di un sistema più ampio, il perimetro all’interno del quale lavora deve essere delineato. Per questo è importante per il libero professionista essere in grado di “maneggiare” il sito anche in autonomia. Il sito si deve evolvere con il tuo business, altrimenti è molto difficile che riesca a convertire.
Nella lezione gratuita che trovi qui , parliamo proprio del processo per creare un sito web che converte. Come potrai vedere, la creazione del sito arriva alla fine, quando obiettivi e strategia sono chiari, e si è lavorato alla raccolta dei contenuti che ci aiuteranno a raggiungere gli obiettivi e a veicolare il nostro messaggio strategico.
Parti dall’offerta.
Se dovessi sintetizzare un suggerimento per chi inizia ora sarebbe: parti dalla tua offerta. Il sito deve letteralmente ruotare intorno ad essa.
Per individuare un servizio e trasformarlo in un’offerta di valore, ti verrà richiesto di svolgere delle ricerche di mercato e di essere disposto a validare la tua idea trovando il modo di organizzare dei veri e propri focus group con clienti ideali o semplicemente di offrire il tuo servizio a un gruppo beta che ti permetta di raccogliere feedback e possibilmente testimonianze positive. Il processo non è facile ma è veramente essenziale definire questo elemento.
Se non sei all’inizio e hai un servizio (o magari più di uno) ben rodato, la sfida sarà quella di scrivere dei testi strategici e rivedere, in ottica di semplificazione e magari (almeno sotto alcuni aspetti) automatizzazione del processo di onboarding (cioè di presa in carico) dei tuoi clienti.
Le sfide non mancano in nessuna fase ma è davvero fondamentale riuscire a chiarire questi aspetti.

Buyer persona.
Una cosa che dico sempre ai miei clienti è che il sito web è la storia dell’eroe… ma l’eroe non solo loro, bensì le persone interessate al loro servizio.
Per questo è indispensabile capire realmente a chi ci si rivolge. Una buona analisi del problema ci permetterà sicuramente di iniziare il nostro lavoro circa l’identificazione della cosiddetta buyer persona.
Cosa si intende per buyer persona?
Una buyer persona non è altro che la rappresentazione basata su dati provenienti da una ricerca di mercato, del tuo cliente ideale. Della rappresentazione faranno parte dati demografici e aspetti riguardanti il suo comportamento di acquisto. Lo sviluppo di una buyer persona, ti aiuterà nel capire su quali canali puntare di più e come distribuire il tuo tempo, energie e budget, al fine di ottenere il massimo risultato.
Come creare una buyer persona?
Per creare una buyer persona non solo dovremo identificare il tipo di cliente che più di altri vorrebbe acquistare il nostro servizio o prodotto ma il genere di persona con la quale vorremmo lavorare. Comincia a farti domande come:
- Quali sono state le persona con le quali ho avuto maggiore successo in passato?
- Quali tratti hanno in comune?
- Con quali tipologia di aziende lavoro meglio?
- Quali esigenze hanno?
- Con chi non vorrei assolutamente lavorare?
La buyer persona si arricchirà e definirà con i dati che raccoglierai. All’inizio infatti potrai solo definirla rispondendo a domande come quelle sopra e usando tuoi clienti attuali (se ne hai e non sei proprio all’inizio) o i tuoi clienti ideali. In seguito potrai comprovare la tua definizione grazie ai dati che ti arrivano dalle vendite e dai sondaggi che potrai sottoporre alla lista che nel frattempo avrai costruito attraverso il tuo sito.
2. Inbound marketing
Cos’è l’inbound marketing
Termine coniato da Hubspot, indica una metodologia di generazione e controllo del processo di vendita tutta incentrata sull’idea di attrarre il proprio cliente ideale attraverso un contenuto di valore che sia allineato con le esigenze del cliente.
Nell’inbound marketing il contenuto è il principe ma quest’ultimo è creato in modo strategico a seconda della fase di acquisto nella quale il tuo cliente ideale si trova.
Hubspot è famoso per avere sostituito il concetto di funnel con quello di ruota, nella quale il visitatore viene a contatto con il tuo brand, capisce chi sei, si fida, acquista, diventa un ambasciatore e riacquista nuovamente.
Tutto questo a patto che il contenuto sia allineato agli interessi degli utenti e venga pubblicato nel canale giusto e nel momento giusto della fase di acquisto.
La caratteristica dell’inbound è quella di non volere interrompere l’utente ma di volerlo attrarre.
Come scrive Dan Tyre nella prefazione del libro di Emanuel Paglicci dal titolo I contatti servono se sai trasformarli in clienti ricorrenti:
”Inbound marketing was about creating helpful content like ebooks, white papers, blog posts, checklist and posting them on your website so that when people found the content, they would download the information. In exchange for your email address, you received helpful information. If you helped a prospect solve their business problems you could build trust and favor. Inbound was more human, more effective and let the prospect control the pace of the sales process.”
Tradotto:
“L’inbound marketing riguardava la creazione di contenuti utili come ebook, white paper, post di blog, liste di controllo e la loro pubblicazione sul tuo sito Web in modo che quando le persone trovassero il contenuto, scaricassero le informazioni. In cambio del tuo indirizzo email, hai ricevuto informazioni utili. Se aiutassi un potenziale cliente a risolvere i suoi problemi aziendali, potresti creare fiducia e favore. L’inbound è stato più umano, più efficace e ha permesso al potenziale cliente di controllare il ritmo del processo di vendita.”
A questo scopo dobbiamo distribuire i nostri contenuti con strumenti pubblicitari o di comunicazione utilizzando appositi canali.
Due esempi di inbound marketing sono la creazione di un blog ottimizzato per i motori di ricerca e la creazione di annunci su Google. Questo tipo di pubblicità da infatti la possibilità di essere trovato da chi sta già attivamente cercando una soluzione al suo problema.

Creare un blog
Un blog ti aiuta ad acquistare autorevolezza e, se ottimizzato lato SEO e posizionato nei motori di ricerca, ti permette generare traffico qualificato per il tuo sito web.
Il blog, oltre ad educare il visitatore ai benefici del tuo servizio, ti aiuterà anche a canalizzare il traffico verso landing page specifiche per la raccolta di contatti.
Nella scrittura del blog considera sempre:
- Le parole chiave giuste per farti trovare dal tuo cliente ideale;
- L’ottimizzazione di pagina:
- La call to action alla fine dell’articolo.
Strumenti SEO
Strumenti come Ahref, Ubersuggest o Semrush potranno aiutarti nella ricerca delle parole chiave adatte per creare il contenuto del tuo blog. Da un lato si tratta di individuare le tematiche che ti consentono di intercettare la tua audience nella fase giusta del processo di vendita, dall’altro invece si tratta di individuare le parole chiave corrette che ti diano la possibilità di posizionarti sul motore di ricerca.
La SEO è un investimento a lungo termine. I post hanno bisogno di tempo per essere indicizzati e per posizionarsi, ma possono veramente essere degli ottimi generatori di traffico qualificato.
Ottimizzazione per motori di ricerca
L’ottimizzazione in pagina riguarda una serie di impostazioni che ti permettono di assicurarti che tua pagina abbia maggiori possibilità di posizionarsi. Contrariamente all’attività di link building (fondamentale per fare crescere il tuo domain rate e avere ancora più chance di posizionarti in alto nella ricerca), l’ottimizzazione in pagina dipende unicamente da te. E’ quella parte della tua SEO routine che è totalmente sotto il tuo controllo, per questo ti suggerisco di curarla al meglio e di utilizzare strumenti come Yoast, Rank Math e magari come Schema per avere davvero il massimo dei risultati.
Google Ads
La piattaforma Google Ads è la piattaforma pubblicitaria del noto motore di ricerca per l’implementazione di annunci pay-per-click.
I tuoi annunci verranno mostrati nei risultati di ricerca di questi utenti che stanno cercando servizi simili a quello che offri tu.
Con il tempo, Google Ads ti aiuterà anche a raccogliere dati che ti permetteranno di ottimizzare l’annuncio per renderlo più efficace.
Ti suggerisco di pensare alla pubblicità pay per click solo dopo aver costruito delle landing page adatte alla conversione, onde evitare di perdere semplicemente dei soldi.
Per questo è così importante avere un sito web che converte ed essere in grado di lavorare sul sito anche in modo autonomo al fine di costruire landing page performanti. Se sei interessato a questo aspetto, richiedi una sessione strategica gratuita con me per parlare del tuo progetto.
3. Quale ruolo per i social?
Anche i social possono essere una parte importante del tuo ecosistema di marketing e della tua strategie inbound. Il ruolo dei social deve essere quello che di portare traffico al tuo sito non di sostituirlo, percui ti consiglio di programmare una strategia che ti permetta di attirare potenziali clienti per poi condurli a destinazione (il tuo sito web).
Negli episodi 12, 13 e 14 di The Make Your Income Podcast, parlo della differenza tra social media e sito web e tra social media e motori di ricerca.
Ascolta gli episodi:
- Episodio 12: I social non bastano;
- Episodio 13: Costruire la propria presenza online senza social media;
- Episodio 14: Differenza tra social media e motori di ricerca.
Quando peso vuoi che i social abbiano all’interno del tuo ecosistema dipende da tanti fattori e sta a te capire la strategia migliore sulla base dei comportamenti dei tuoi clienti ideali.
I social potrebbero essere usati anche per combinare all’interno del tuo piano inbound, una parte di outbound, attraverso le sponsorizzate. Al contrario di quanto avviene attraverso l’utilizzo di Google Ads, le pubblicità su Facebook e Instagram ad esempio, interrompono l’utente catturandone l’attenzione mentre sta facendo altro e non cerca il servizio da te offerto.
4. Conclusioni.
Per trovare clienti online devi costruire un sistema che ti permetta di profilare i clienti, educarli ai benefici del tuo servizio e convertirli da semplici visitatori in clienti paganti. Questo richiede la messa a punto di una strategia di marketing che può essere una combinazione di inbound e outbound che vede nel tuo sito web il vero e proprio cuore dell’implementazione.
Se non vuoi fare tutto questo da solo, prenota ora la tua sessione strategica gratuita.
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